L’estate 2025 ha preso il via con temperature eccezionali che hanno riscritto i primati climatici italiani. Secondo i dati Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea, giugno 2025 si è imposto in Italia come il mese più caldo mai registrato dal 1950, superando così anche lo storico giugno 2003, con una temperatura media nazionale sulla terraferma di 22,05°C (+3,53°C rispetto alla media del trentennio 1991-2020).
A determinare l’impennata un’ondata di calore arrivata in modo repentino e violento, che ha costretto gli italiani a correre ai ripari sostenendo spese straordinarie per sopravvivere alle temperature elevate. Secondo i dati raccolti da ProntoPro, il marketplace di riferimento per i servizi professionali che mette in contatto domanda e offerta, solo nel mese di giugno si è infatti concentrato un carico di spesa senza precedenti che ha visto protagonista l’installazione di nuovi condizionatori, per un costo medio per unità pari a 929 euro, il 17% in più rispetto al 2024. Una cifra importante, spesso non pianificata, che in molti casi ha pesato sui bilanci domestici già a inizio estate, mentre, in anni precedenti, sarebbe stata distribuita tra giugno e agosto o rimandata alla bassa stagione.
Condizionatori sotto stress: le richieste esplodono già a giugno (+217%)
L’ondata di calore che ha travolto l’Italia a inizio estate ha avuto un impatto diretto e immediato sulla domanda di servizi legati alla climatizzazione domestica, con l’intero comparto dell’aria condizionata, dall’installazione alla manutenzione, che ha registrato in poche settimane volumi che in passato si distribuivano su almeno due mesi: secondo i dati ProntoPro.it, a giugno 2025 le richieste legate al raffrescamento degli ambienti sono infatti aumentate del +217% rispetto a maggio, mentre nel 2024 l’incremento tra i due mesi era stato solo dell’80%.
La tendenza è ben visibile anche nel confronto anno su anno: rispetto a giugno 2024, l’installazione di condizionatori è cresciuta del 190%, mentre la ricarica del gas ha segnato un +211%. Picchi ancora più marcati si sono registrati nei servizi di assistenza: +263% per le riparazioni, +257% per la manutenzione e +344% per la pulizia dei climatizzatori. Anche la pulizia dei condizionatori ha fatto segnare un +183%, segno che molti italiani hanno riattivato impianti fermi da mesi pur di fronteggiare il caldo anomalo.
Un’estate salata: quanto è costato difendersi dal caldo
Difendersi dal caldo estremo di giugno 2025 ha significato, per molte famiglie italiane, dover mettere mano al portafoglio in modo consistente e improvviso. La necessità di rendere vivibili le abitazioni in tempi rapidi ha comportato un’accelerazione degli acquisti e degli interventi, con costi che, sommati, hanno inciso pesantemente sui bilanci domestici.
Per comprendere meglio l’impatto economico di questa corsa ai ripari, si può ipotizzare il caso di una famiglia alle prese con l’allestimento necessario per affrontare le temperature elevate in un appartamento di medie dimensioni, come un trilocale. In questo caso, munirsi dell’essenziale per affrontare l’ondata di calore significa affrontare una spesa complessiva che supera facilmente i 4.000 euro, a partire dall’installazione di due condizionatori, una scelta obbligata per garantire un minimo di refrigerio in più stanze, che richiede in totale 1.850 euro. A questa, si può aggiungere per i più scrupolosi anche l’installazione di una tenda da sole (fondamentale per limitare l’irraggiamento diretto), che richiede in media altri 1.025 euro, e quella di tre zanzariere, per tenere aperte le finestre nelle ore più fresche, garantendo un minimo di ricircolo d’aria senza però dover rinunciare alla protezione dagli insetti, il cui costo complessivo è di circa 1.160 euro.
In altri casi, invece, le famiglie si sono trovate a dover intervenire su impianti già esistenti, sostenendo i costi di manutenzione, pulizia e ricarica del gas refrigerante: rimettere in funzione i climatizzatori può comportare una spesa che, tra interventi tecnici e materiali, sfiora facilmente i 400 o 500 euro.
Dal centro alle periferie: il caldo spinge la domanda fuori dalle città
Oltre all’impennata generale delle richieste di servizi legati alla climatizzazione, l’ondata di calore di giugno 2025 ha prodotto un cambiamento significativo nella geografia della domanda.
A differenza degli anni precedenti, in cui erano le grandi città a trainare le installazioni e gli interventi legati all’aria condizionata, quest’anno il fenomeno si è spostato verso le aree periferiche. Nel 2024, il 52% delle richieste registrate sulla piattaforma ProntoPro proveniva infatti dai capoluoghi di provincia, mentre nel 2025 questa quota è scesa al 46%, a fronte di un aumento dal 48% al 54% nelle zone extraurbane (+12,5%), segno che anche i territori solitamente meno soggetti alle grandi ondate di calore stanno iniziando a soffrirne in modo evidente e ad attrezzarsi di conseguenza.
Tra le province in cui il cambiamento è stato più marcato c’è quella di Bologna: se nel 2024 il 63% delle richieste arrivava dalla città, nel 2025 la percentuale si è ridotta al 50%, facendo registrare un aumento del 36% nelle zone extraurbane. Lo stesso fenomeno si osserva a Milano, dove la quota urbana è scesa di 9 punti percentuali (dal 54% al 45%), con una crescita corrispondente in provincia (dal 46% al 55%). Anche a Roma e a Torino la tendenza è analoga: nella capitale le richieste dalla città sono calate dal 72% al 70% e quelle dalla provincia sono aumentate dal 28% al 30%, mentre nel capoluogo piemontese si è passati rispettivamente dal 51% al 48% e dal 49% al 52%.
Anche per l’installazione delle zanzariere si osserva nel 2025 una chiara tendenza allo spostamento verso le aree periferiche: se nel 2024 il 66% delle richieste arrivava dai capoluoghi, nel 2025 la quota è scesa al 52%, facendo passare le zone extraurbane dal 34% al 48%.
Roma rappresenta uno degli esempi più emblematici di questo cambiamento: nel 2024, l’82% delle richieste di zanzariere arrivava dalla città, ma nel 2025 la percentuale è crollata al 61%, a vantaggio della provincia, che è passata dal 18% al 39%. Una situazione simile si registra a Milano, dove nel 2024 le richieste arrivavano per il 60% dalle città e per il 40% dalle province, mentre quest’anno le percentuali sono passate rispettivamente al 45% e al 55%.
Soluzioni minime ma strategiche: gli italiani si attrezzano con l’essenziale
Se si osservano nel dettaglio le richieste raccolte da ProntoPro nel mese di giugno 2025, emerge che gli italiani hanno reagito all’ondata di calore correndo ai ripari, ma cercando di contenere i costi e puntando al minimo indispensabile per migliorare il comfort domestico.
Nel caso dei condizionatori, per esempio, quasi la metà delle richieste (45,5%) ha riguardato l’installazione di una sola unità, segno che per molti si è trattato di una risposta urgente a un’esigenza specifica, magari concentrata in un’area particolarmente calda della casa. Inoltre, il 70% degli utenti ha fornito direttamente lo split, acquistato in autonomia.
Lo stesso approccio si ritrova anche nella domanda di zanzariere, con il 20% delle richieste rivolto all’installazione di una sola unità. Nel 45% dei casi si tratta di zanzariere per porte-finestre, suggerendo un’attenzione particolare per gli ambienti più frequentati nella stagione calda, come camere da letto e soggiorni con accesso al balcone.
Per quanto riguarda le tende da sole, il comportamento non cambia: nel 57% dei casi si richiede l’installazione di una sola tenda, prevalentemente a braccia estendibili (56%) e della lunghezza di tre metri (33%), una configurazione tipica di balconi o terrazzi, dove la protezione dalla radiazione diretta diventa cruciale per abbassare la temperatura interna delle stanze affacciate.
Comunicato stampa di Press Play per ProntoPro
![[PRONTOPRO] ProntoPro_July25-Air-Conditioner-install](https://agenziapressplay.it/wp-content/uploads/2025/07/PRONTOPRO-ProntoPro_July25-Air-Conditioner-install.jpg)