I 7 processi chiave dell’invecchiamento e come hackerarli: i consigli per la longevità

Set 22, 2025 | Comunicati Stampa

L’invecchiamento è un processo naturale e inevitabile, ma grazie ai progressi nella ricerca scientifica, la qualità della vita può essere preservata e migliorata anche con il passare del tempo. La longevità, infatti, non si misura solo nella quantità di anni vissuti, ma anche nella salute e nel benessere che si riescono a mantenere lungo tutto il corso della vita e lo sa bene BIOGENA, azienda specializzata nello sviluppo di integratori di micronutrienti di alta qualità per la cura del corpo a 360 gradi, che ha fatto del benessere la sua missione.

L’invecchiamento non è solo legato a fattori genetici: secondo le stime, questi contribuiscono per circa il 25% alla durata della vita di un individuo, mentre stime più recenti suggeriscono che questa cifra potrebbe essere abbassata ulteriormente fino al 10%”, spiega Michael Kohlberger, Scientific Work & Communication Expert di BIOGENA. “Sebbene alcune persone abbiano una più alta probabilità genetica di vivere più a lungo, le ricerche mostrano infatti che sono le abitudini e i fattori ambientali i principali responsabili della durata e della qualità della vita. Apportare miglioramenti su questi fronti, conoscendo i principali processi biologici coinvolti nell’invecchiamento e supportando l’organismo ad affrontarli, ci permette quindi di adottare strategie mirate per invecchiare in forma e in salute”.

Per una vita più lunga e sana, gli esperti BIOGENA condividono quindi i 7 processi chiave dell’invecchiamento e le strategie per hackerarli e contrastarli, anche con l’aiuto di integratori per la longevity.

La disfunzione mitocondriale si combatte con l’attività fisica (e un’alimentazione a basso indice glicemico) 

I mitocondri giocano un ruolo cruciale nel fornire energia all’organismo, tanto che quando diventano inefficienti le cellule soffrono di una carenza energetica che accelera il processo di invecchiamento. Per mantenerli in salute, è essenziale praticare regolarmente attività fisica e seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di nutrienti, frutta, verdura e grassi sani e caratterizzata da un basso indice glicemico. È inoltre fondamentale fornire anche un apporto adeguato di minerali e aminoacidi, come calcio e glicina. Importanti sono anche il calcio alfa-chetoglutarato e il coenzima Q10, che avviano la catena di reazioni mitocondriali e fungono da potenti antiossidanti, proteggendo le cellule dai danni provocati dai radicali liberi. Sebbene il corpo sia in grado di produrre naturalmente Coenzima Q10, questa capacità inizia a ridursi intorno ai 30 anni: per compensare, è possibile ricorrere a un’integrazione mirata, anche sotto forma di Ubiquinolo. In aiuto accorre anche l’integratore per la longevity NADH 20 Superior M-S-S, una forma processata e attivata di vitamina B3 che agisce come coenzima nella produzione di ATP. Il NADH contribuisce inoltre all’attivazione delle sirtuine — enzimi che proteggono le cellule dallo stress, favoriscono la riparazione del DNA e supportano il metabolismo di grassi e zuccheri — e ha effetto antinfiammatorio, ponendosi come un potente alleato della longevità a 360 gradi.

La senescenza cellulare: fisetina e quercetina per contrastarla 

La senescenza cellulare è un processo per cui cellule originariamente sane perdono la capacità di dividersi, accumulandosi così nell’organismo e iniziando a rilasciare sostanze che possono danneggiare le cellule sane circostanti, contribuendo a infiammazioni e deterioramento dei tessuti. Con il tempo, il numero di cellule senescenti aumenta esponenzialmente, aggravando i segni dell’invecchiamento. Tuttavia, questo fenomeno può essere contrastato grazie a composti come la fisetina, che agisce come un senolitico naturale, favorendo l’eliminazione delle cellule senescenti, e la quercetina, che supporta i processi anti-invecchiamento. Entrambi sono presenti nell’integratore per la longevità SenoCetin Active Gold, un complesso speciale ad azione senolitica per ridurre le senescenti, favorendo un invecchiamento sano.

La berberina nella gestione dell’energia cellulare

Un aspetto particolarmente interessante della berberina è il suo potenziale effetto sulla longevità. Studi hanno dimostrato che la berberina possiede proprietà antiossidanti e protettive per le cellule, essendo così in grado di rallentare il processo di invecchiamento. Questo composto naturale, inoltre, attiva gli enzimi responsabili della rigenerazione cellulare e protegge le cellule dallo stress ossidativo, contrastando così i radicali liberi presenti nell’organismo e contribuendo a prevenire l’invecchiamento cellulare. Per integrarla nella propria quotidianità c’è Berberina Fitoattiva Gold di BIOGENA, ottenuta da estratto di radice di crespino di alta qualità, che garantisce un’eccellente biodisponibilità grazie alla materia prima italiana a marchio registrato Berbevis™.

L’alterazione del microbioma intestinale: la salute dell’intestino parte da una dieta ricca di fibre

Il microbiota — l’insieme di batteri, virus, funghi e altri microbi presenti nell’intestino — svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della salute generale, influenzano il sistema immunitario, i processi infiammatori e il ritmo dell’invecchiamento. Stili di vita non sani possono compromettere questo equilibrio portando a una condizione nota come disbiosi, che aumenta il rischio di infiammazioni croniche, di esaurimento delle cellule staminali, di patologie neurodegenerative e cardiovascolari e a un aumento dello stress ossidativo, creando un circolo vizioso. Per contrastare questi squilibri è importante adottare una dieta ricca di fibre, alimenti fermentati e prebiotici, che favoriscono la crescita dei batteri benefici. In aiuto accorre anche ColonBalance, una polvere insapore con un elevato contenuto di fibre alimentari selezionate e solubili che nutrono i batteri intestinali.

I cambiamenti epigenetici: il potere di alfa-chetoglutarato e polifenoli 

Con l’avanzare dell’età, le cellule subiscono cambiamenti epigenetici: alterazioni nei “regolatori” che determinano quali geni vengono attivati o disattivati. Il malfunzionamento di questi interruttori, influenzato anche da fattori esterni come dieta squilibrata, stress e ambiente, può compromettere la funzione cellulare, accelerare l’invecchiamento e alterare l’equilibrio metabolico, aumentando il rischio di obesità, insulino-resistenza e malattie croniche. Per limitare questi processi, è fondamentale adottare un dieta equilibrata, ricca di alimenti a basso indice glicemico, fibre e grassi sani, e assumere integratori per la longevity come EpiG Stabilize, uno speciale complesso di longevità con alfa-chetoglutarato e preziosi polifenoli derivanti dall’estratto di tè verde, combinati con alte dosi di niacina, calcio e acido folico, per favorire un invecchiamento sano.

Il danneggiamento del DNA: la chiave è una dieta equilibrata

L’avanzare dell’età, uno stile di vita non salutare e l’esposizione a fattori ambientali come l’inquinamento possono danneggiare il DNA, causando mutazioni, errori nella sua riparazione (in questo caso si parla di instabilità genomica) e accorciamento dei telomeri, ossia i “cappucci protettivi” alla fine del DNA che con ogni divisione cellulare si riducono fino a portare alla morte della cellula. Per rallentare questo processo, è fondamentale ridurre al minimo l’esposizione a sostanze nocive e seguire una dieta ricca di antiossidanti (vitamina C, vitamina E, resveratrolo). Un valido supporto arriva anche da BIOGENA ONE, il green drink dal rinfrescante gusto naturale di mela e kiwi che, grazie alle vitamine C ed E, al manganese e al selenio, contribuisce a un invecchiamento sano e alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

La compromissione dell’autofagia: l’importanza del riciclo cellulare

L’autofagia è il processo biologico mediante il quale l’organismo rimuove e ricicla componenti cellulari danneggiati, invecchiati o non necessari, proteggendo l’organismo dallo stress cellulare, dall’accumulo di tossine e persino da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. Con l’invecchiamento, questo processo può interrompersi, portando a un accumulo cellulare dannoso, ma per supportarlo c’è la spermidina, una sostanza legata alla crescita e alla funzionalità cellulare, che promuove l’autodepurazione. Poiché i livelli di spermidina diminuiscono naturalmente con l’età, l’integrazione con prodotti mirati come Spermidina Superior può contribuire a sostenere questo processo vitale.

Comunicato stampa di Press Play per Biogena